martedì 11 marzo 2014

Al Terzo Anniversario 1: da oggi in librerie "Fukushima, L'Anno zero" di Naomi Toyoda

Per quest'anno, al terzo anniversario di Fukushima che cade oggi, l'11 marzo appunto, abbiamo preparato 3 iniziative.

Il primo è "FUKUSHIMA: L'ANNO ZERO" di Naomi TOYODA, fotogiornalista giapponese, che sin dal giorno successivo al tragico giorno di grandi terremoti frequenta assiduamente Fukushima.
Si tratta del primo libro che narra la vita dopo il disastro giapponese fra la gente comune.

Traduzione di Yukari Saito e Marina Forti, pubblicata da Jacabook, ISBN 978-88-16-60504-6
Formato: 29,5x23 Pagine: 160 a colori € 35,00


Prima del disastro dell’11 marzo 2011 alla centrale atomica Fukushima Daiichi, in Giappone un mito veniva propinato ai cittadini come verità. Il mito diceva che un incidente in una centrale nucleare non sarebbe mai potuto accadere, era impossibile. Dopo l’incidente è stato chiamato il «mito della sicurezza».
Poi però il disastro nucleare è diventato una realtà e ha diffuso particelle radioattive in tutto il mondo. Ora, nel mezzo di una situazione irreparabile, in Giappone le forze filonucleari, quelle che hanno continuato a vendere il mito, cercano di diffonderne una nuova variante. Il mito della sicurezza è diventato il «mito della rassicurazione»: «Non vi preoccupate, gli effetti delle radiazioni non sono gravi!».
Così, per favore, non volgete altrove lo sguardo di fronte alle foto di questo libro.
Restate all’ascolto delle voci delle vittime, compresse nel loro dolore: perché non possiamo permettere un nuovo incidente nucleare, non solo in Giappone ma ovunque al mondo.
                                                                                                                              Naomi Toyoda

Chi è Naomi Toyoda:
Nato a Shizuoka nel 1956, è fotoreporter e membro della jvja (Japan Visual Journalists’ Association). Ha pubblicato molti libri sui conflitti in Palestina, Iraq e sullo tsunami ad Aceh, focalizzando la sua attenzione sulla vita dei bambini in queste condizioni limite. Oltre a numerose mostre fotografiche in Giappone, ha ottenuto personali anche presso il Parlamento di Paesi quali Finlandia, Scozia e Belgio e anche presso il Parlamento Europeo.

E oggi, sul nuovo quotidiano "pagina99" (p. 6) Marina Forti pubblica un'intervista realizzata con l'aiuto del Centro di documentazione:


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