sabato 16 giugno 2012

Una battaglia persa, ma la guerra continua


Come era prevedibile e previsto, purtroppo, stamani il governo di Tokyo ha deciso ufficialmente la riattivazione dei due reattori di Ooi, nonostante tutto e nonostante i nostri sforzi.  Ma, la battaglia continua.

Ora, si riprende subito la preparazione per la riattivazione del reattore n. 3, che entrerà in piena produzione nel primo decade di luglio poi toccherà al n. 4 che dovrebbe raggiungere la sua massima produzione a fine luglio.

Il governo ha dichiarato, inoltre, l'intenzione di riattivare anche le altre centrali attualmente fermi 'man mano che i controlli terminano non appena si accerta la sicurezza'.
 
Ma, questa riattivazione avverrà solo con le delle promesse - non e' cambiato nulla rispetto a quando i reattori erano entrati nel periodo di controllo : al gestore sono stati fatti garantire i rinforzi antisismici e l'installazione delle valvole di sicurezza di entro 3 anni e l'innalzamento dell'argine contro tsunami entro fine dell'anno prossimo.
 
Non possiamo che augurarci, a questo punto, che nessuna calamità colpisca la zona, che i reattori vecchi di 21 e 19 anni restino soldi e che nessun operaio commetta degli errori.

Intanto, si scopre l'identità' di coloro che volevano questa riattivazione. Secondo Greenpeace Japan, l'artefice e' una compagnia di assicurazione
Nippon Life Insurance Company, http://www.nissay.co.jp/english/,
che possiede il maggior numero di azioni della Kepco dopo il comune di Osaka. L'anno scorso all'assemblea delle azionisti ha, difatti, posto un veto alla richiesta di uscire dalla dipendenza dal nucleare. http://www.greenpeace.org/japan/nissay/?gv20120616
La medesima compagnia possiede il maggior numero di azioni di tutte le altre compagnie elettriche che possiedono le centrali nucleari.
L'organizzazione ambientalista invita tutti i cittadini a stare attenti al suo comportamento alla prossima assemblea degli azionisti che avrà luogo il 27 giugno.

lunedì 11 giugno 2012

Invito alla protesta globale


"Si vergogni, sig. Noda 
Ascolti il popolo e si comporti in modo responsabile
 Non riaccenda i reattori di Ooi 
Scelga una politica energetica responsabile basata 
sul risparmio e le energie rinnovabili

Mandiamo messaggi di protesta
Copia il testo sottostante in inglese, 
e incolla sul sito del Primo ministro Noda
https://www.kantei.go.jp/foreign/forms/comment_ssl.html
compilando 

subject(per esempio) : Request to Prime Minister


Mister Prime Minister,
We protest your decision to restart two nuclear power reactors in the town of Ooi in Fukui Prefecture.
Our reasons are:
1. Your decision is undemocratic. The Japanese public and many parliamentarians, even in your own party, are not supporting you.
2. The full truth about the meltdown of the three reactors in Fukushima has not been established, yet.
3. The temporary safety standards applied by the stress tests, which you referred to when you declared the Ooi reactors safe, are insufficient. At present, essential safety measures required by the stress tests have not yet been implemented in Ooi. It is not verified whether the reactors can be shut down safely if a serious earthquake were to occur.
4. Any new regime of safety standards must be formulated and overseen by a truly independent Nuclear Safety Agency. This agency has not yet been established, and parliamentary procedures have just been started.
5. The sharp increase in seismic activities in Japan since the earthquake and tsunami catastrophe of March 11 is alarming. That there are active fault lines in the vicinity of the Ooi reactors, and perhaps even under the site is a major source of concern.
You may reject this letter as outside interference into Japan's internal affairs. However, we all know the fallout of nuclear accidents knows no national borders, and has severe implications globally.
We also know that our concerns are shared by many people in your country and that a majority of your people do not agree with you.
We, therefore, ask you to kindly reconsider the restart of the Ooi reactors, declare a moratorium on nuclear power and come up with a responsible energy policy for a Japan without nuclear power based on energy conservation and renewable energies.

sabato 9 giugno 2012

Salviamo Kyoto



Certo che noi umani dobbiamo sembrare davvero strani agli occhi dei non umani. Esseri pieni di contraddizioni. Riusciamo a commuoverci nel vedere l’attraversamento del Venere davanti al Sole e ci diciamo rammaricati che si potrà assistere ad un fenomeno simile solo fra 105 anni. Però siamo capaci di perderci nel gioco di spaccare gli atomi pur non sapendo come rimettere insieme i cocci né dove tenerli nei prossimi milioni di anni. Rideranno di noi? Forse. O saranno indignati e angosciati come lo sono centinaia di migliaia di cittadini giapponesi in questi giorni, di fronte all’imminente decisione del governo di Tokyo sulla riattivazione di alcuni reattori nucleari, senza nessuna garanzia effettiva e nonostante restino irrisolti i problemi di Fukushima? Una decisione cocciuta che servirebbe, dicono, a risparmiare pochi soldi ora (perché il petrolio costa molto) ma senza badare di quanto ci costerà fra 105 anni, o anche solo tra 15 anni.
«Aprite gli occhi, guardate e affrontate i danni, i dolori e la rabbia generati dall’incidente di Fukushima che lascia ancora oggi 150 mila sfollati nell’insicurezza e incertezza», si legge in uno degli ultimi appelli lanciati dalla società civile giapponese. Si chiede al primo ministro Yoshihiko Noda di non dire, con leggerezza, «mi assumo io la responsabilità di decidere sulla riattivazione», come ha ripetutamente fatto: «In un incidente nucleare nessuno è in grado di assumersi le conseguenze», ribadisce l’appello; «lo sappiamo bene dall’esperienza di Fukushima, per cui né il Governo né la compagnia elettrica si sono assunti le responsabilità neppure nella misura a loro possibile».