La sera del 25, abbiamo assistito a una conferenza su un altro tema molto caro al nostro Centro di documentazione: la pena di morte; il titolo era: Va bene mandare al patibolo chi uccide i nostri familiari?
A parlare e' stato il giornalista e regista documentario Tatsuya Mori. Dopo averci fatto vedere un filmato sul sistema penale della Norvegia, poco punitivo che mira al ricupero nella societa' di chi ha commesso un crimine, il relatore l'ha commentato e aperto un dibattito col platea che si e' animato nonostante era a fine di una giornata molto lunga.
L'ultima giornata, 26 ottobre, si trascorre interamente sul mare; seguiamo una serie di incontri, molto variegati tra di loro: cominciando con un Rakugo (narrazione comica) di Kokontei Kikuchiyo, assistere in mattinata a una conferenza contro nucleare. Nel pomeriggio, invece, partecipiamo a 3 incontri: il primo e' un dibattito sul rapporto tra Corea e Giappone, i due paesi cosi vicini e lontani; il secondo e' un incontro sulla testimonianza di Hibakusha - sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki - di seconda generazione; alla fine si va a sentire un altro dibattito sul rapporto tra Corea e Giappone dove fa parlare soprattutto i coreani di seconda o terza generazioni nati e residenti in Giappone.
Tutto intrinsecamente legato a "Peace & Green Boat", viene condotto delle due ong organizzatrici, giapponese e coreana, con la preziosa assistenza linguistica dei Communication coordinators.
Per ora, ci limitiamo ad allestire una manciata di foto piu' rappresentative.
Kokontei Kikuchiyo si esibisce in giapponese e in coreano |
Incontro 'Basta Nucleare, no grazie all'acqua contaminata!'
tra i relatori: Masashi Goto (ex progettista di NPP Hitachi), Hiroko Uehara (segretario generale dell'alleanza dei sindaci per l'uscita dal nucleare),
Kim Jung Uk (Seoul University Emeritus Professor)
immagine del gruppo della quinta edizione di Peace & Green Boat che visita una centrale nucleare coreana |
Tramandare le testimonianze dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki - il compito della seconda generazione di Hibakusha: Chizuko Kado
L'albero di stelle: i passeggeri scrivono una frase su come vuole o intende realizzare una convivenza pacifica e comprensione reciproca tra i due popoli. L'albero, inizialmente uno solo e' stato moltiplicato in 3: sembra che si aspettino un'annata buona.
Il dibattito sul rapporto tra i due paesi e' stato molto animato.
Una delle domande poste al pubblico: secondo te, Giappone e Corea riescono a stabilire un rapporto armonioso?
Non pochi l'hanno subito contestato: ma che razza di domanda fate? Non siamo gia' in un ottimo rapporto?
Una sensazione, tuttavia, condivisa da molti: il rapporto e' piuttosto buono finche' resta personale, tra individui a prescindere dall'appartenenza nazionale; quando subentra lo Stato, il discorso si complica e avverena i rapporti.
Ma, questo non e' mica una novita'; solo che non pochi non ne sono consapevoli.