martedì 2 settembre 2014

Da Hiroshima e Nagasaki a Fukushima: due voci femminili per una lezione di democrazia


Pubblichiamo gli slide, preparati per l'incontro "Agosto 1945: La creazione fu bella" dello scorso venerdì 29 agosto presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze.
Questi seguivano la lettura di una poesia di Kiyoko Horiba "Quel cielo..."(堀場清子「その空が…」tradotta in italiano) e un suo messaggio affidatoci per quest'occasione; i primi tracciano le inchieste condotte dalla stessa autrice sulla censura praticata dalle autorità militari statunitensi sulle documentazioni riguardanti gli effetti delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (nella seconda metà degli anni Quaranta durante l'occupazione). 
Nella seconda parte abbiamo presentato il fumetto "I dragoni atomici di Fukushima" dal suo origine, accompagnandolo con la lettura parziale della postfazione dell'autrice, Yuka Nishioka.
Le due voci, l'una di una hibakusha di Hiroshima e l'altra di Nagasaki che rappresenta le nuove generazioni che cercano di tramandare le testimonianze dei sopravvissuti, ci insegnano quanto sia importante salvaguardare la democrazia, perché questa è il nemico numero uno del nucleare. E Fukushima richiama l'attenzione su Hiroshima e Nagasaki per ricordarci questa nostra arma formidabile per liberare il mondo dalle grinfie della lobby nuclearista.





















dalla postfazione dell'autrice, Yuka Nishioka:

Vivendo a Nagasaki, terra bombardata con l’atomica, e avendo avuto molte occasioni
di ascoltare dai sopravvissuti gli orrori delle radiazioni, ero immobilizzata per il terrore
nel sentire il lento avvicinarsi di una catastrofe. Nonostante il cielo fosse limpido e gli
alberi tremassero al vento esattamente come il giorno prima, ho avvertito il pericolo
reale di poter morire per colpa di un solo incidente nucleare. Il mondo che viviamo
è così fragile, e la nostra vita e la morte potevano essere mescolate come se fossero
carte da gioco. [...]
I ricordi dei giorni precedenti sono rimasti inalterati, eppure non riesco a togliermi la
sensazione di essere diventata a partire da quel giorno un’altra specie di essere vivente,
un’altra forma di vita. [...]
In mezzo alle informazioni abbondanti ma confuse, come disegnatrice di manga sulla bomba di Nagasaki avevo il cuore straziato nell’immaginare il terrore degli abitanti delle zone colpite, soprattutto dei bambini che hanno passato le notti vivendo gli incubi delle radiazioni.
Se potessi tornare indietro subito dopo il bombardamento atomico, direi a tutti di fuggire subito. Ovviamente questo non è possibile, ma posso farlo ora con i miei contemporanei. A me sembrava che il momento richiedesse davvero un esame di
coscienza a noi, nati e cresciuti nei luoghi colpiti dall’atomica.
Cosa può fare una fumettista per essere utile alle persone? L’unico contributo che mi
sembrava di poter dare era disegnare, e quindi a 3 mesi dall’incidente ho pubblicato
sulla mia pagina web delle “Domande e risposte sulle radiazioni”, attingendo a tutte le
informazioni raccolte fino ad allora e alle poche conoscenze che disponevo in materia.



















La terra ci dà frutti con grande generosità. L’acqua ci disseta e genera la vita. I bambini
imparano la preziosità della vita in seno alla Natura. La vita umana non è altro che
nutrirsi dei doni della natura.
Una persona dietro di me ci avvisa: “non toccate la terra né i fiori!”. Tra gli esseri
umani e la Natura si era innalzata una barriera di radiazioni. Volevo piangere. Che
maledizione, che sciagura siamo stati capaci di creare!
A Fukushima si ravvivava in me il ricordo di una frase che i sopravvissuti della bomba
su Nagasaki ci ripetevano spesso: “Da quel giorno, per noi ogni giorno è sempre il 9 agosto 1945. Non auguriamo a nessuno una simile esperienza, vorremmo che noi fossimo gli unici e gli ultimi a viverla”.
Ho finalmente compreso fino in fondo il significato di queste parole solo cominciando
anch’io a vivere “in prima persona” un’epoca che ci costringe senza scampo a convivere
con le radiazioni per i prossimi decenni, e per diversi secoli. E ho capito che le
radiazioni sono una violenza assoluta contro la vita.






 Si può ordinare copie del libro scrivendo a: info#semisottolaneve.org  
                                                                          sostituire # con @

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