Al quarto anniversario del disastro nucleare di Fukushima, abbiamo lanciato una nuova petizione on line su Change.org. Se firmate, una lettera verra' inviata al Governatore di Kyoto e ai suoi
collaboratori affinché si eviti un Fukushima bis alla zona di Kyoto che
potrebbe succedere con la riattivazione - la prima dopo quasi 2 anni -
della centrale nucleare di Takahama a 30-60 chilometri dalla antica
capitale. Firmate e spargete la voce. Grazie.
LINK:
Stop the restart of the reactors in Takahama Nuclear Power Plant
N.B. Nel caso che non riuscite a
firmare, potete inviare i vostri dati (NOME, COGNOME, email, C.A.P.) a
campagna@semisottolaneve.org Possiamo compilare il modulo per voi affinché la
lettera arrivi ai destinatari e che la vostra adesione venga contata.
Grazie.
TUTELARE KYOTO
(traduzione italiana della lettera - in giapponese e inglese - che verrà inviata ai destinatari)
Le calamità naturali succedono.
Dopo piangiamo i morti, raccogliamo i pezzi, ricostruiamo e andiamo avanti.
Poi ci sono le calamità causate dall'uomo.
In passato la città di Kyoto fu distrutta molte volte a causa di scontri tra fazioni.
Risulta abbastanza ironico per una città il cui nome in origine era Heian-kyo – la capitale della pace e tranquillità.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le fu risparmiata la bomba atomica grazie alla sua bellezza.
La città di Kyoto è nota nel mondo come un centro culturale
straordinario, un luogo pieno di monumenti storici e sede di ben
diciassette siti del patrimonio dell'umanità dichiarati dall'UNESCO.
Il turismo a Kyoto è, infatti, in crescita: le statistiche del il
2013 mostrano una cifra mai vista prima - oltre 51 milioni di presenze.
Il fascino di Kyoto sta anche nella sua cultura, che ci insegna come convivere con la natura senza la presunzione di dominarla.
Con la riattivazione di due reattori nel comune di Takahama, situato
ad alcune decine di chilometri a nord di Kyoto, la minaccia di una
calamità causata dall'uomo si presenta di nuovo.
Un'altra ironia della sorte: Kyoto fu risparmiata dalla bomba atomica
dai suoi nemici di allora, ma adesso è minacciata di nuovo dal governo
del proprio Paese, in stretto rapporto con la lobby nucleare.
Dopo una calamità naturale raccogliamo i pezzi, ma dopo un incidente
nucleare, come sappiamo bene attraverso l'esperienza di Fukushima, ai
pezzi non possiamo nemmeno avvicinarci per anni e anni.
Naturalmente, speriamo con tutto il cuore che non succeda nulla con la riattivazione dei reattori.
Siccome non esiste, però, nessuna garanzia, non sarebbe preferibile
per tutti, abitanti, turisti e future generazioni, evitare ogni rischio e
TUTELARE KYOTO da qualsiasi minaccia?
Per questo chiediamo al Governatore di Kyoto, sig. Yamada, di fare
quanto è in Suo potere per fermare la riattivazione dei reattori di
Takahama. I beni del territorio di cui lei è il governatore sono stati
tramandati da secoli, non si può rischiare di comprometterli.